L'EIGOVITTO - RARA GRAPPA DI AVANÀ VALSUSA
In tutta la zona di produzione, che si dispiega intorno a quella che fino al trattato di Utrecht del 1713 era la linea di confine tra Piemonte e Delfinato (Gravere, Giaglione, Chiomonte, Susa), si sono sempre utilizzate le vinacce di Avanà per distillare una preziosa e rara acquavite.
Il nome con cui questa era chiamata era diverso da località a località, ed i termini impiegati erano molto differenti tra loro, pur essendo le distanze tra i paesi molto ridotte.
La zona di produzione dell’Avanà, infatti, è anche zona di confine linguistico e culturale e si situa al vertice delle zone dell’occitano, del franco-provenzale e del piemontese.
Il termine "eigovitto" è quello usato nelle zone più alte di coltivazione dell’Avanà ed è di evidente origine occitana.
In passato la distillazione avveniva in autunno con piccoli alambicchi alimentati spesso con le vinacce esaurite e la produzione è sempre stata quantitativamente molto ridotta, anche se di qualità irripetibile.
L’acquavite è di trasparenza cristallina, di sapore accentuato ed intenso che replica, esaltandolo, il bouquet vivace del vitigno d’origine.
Per l’intensità del gusto deve essere assaporata in piccoli bicchieri a calice ad una temperatura piuttosto bassa (6 - 8° C).
Il prodotto è individuato come prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte, ai sensi del D.Lgs. n. 173/98 con deliberazione della Giunta Regionale 22 gennaio 2001, n. 39 - 2046 alla voce A) Bevande analcoliche, distillati e liquori n. 9
Fonte: cmbvallesusa.it
Zia Fiorella
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