venerdì 3 dicembre 2021

SALE TABACCHI AI TEMPI DEL CHININO

Ha contribuito a salvare la vita a moltissimi malati di malaria e a migliorare le condizioni di vita nelle campagne, ma quanti ancora ricordano le minuscole compresse vendute dal tabaccaio...

Le ricette popolari: il vino chinato La ricetta è molto semplice. Si prepara con 20 grammi di corteccia di china in polvere, si aggiungono 600 grammi di marsala e si fa macerare (in recipiente di vetro scuro) per dieci gg e successivamente si filtra.

   
Il chinino dello stato è di prima qualità ed assolutamente puro. Si vende a basso prezzo dalle farmacie e dalle rivendite di sali e tabacchi a ciò autorizzate e le une e le altre devono tenere sempre esposta al pubblico una tabella con la legenda: Qui si vende il Chinino dello Stato ..." Torino. Incrocio tra via Montevideo e via Giordano Bruno, nello storico quartiere del Lingotto. Alzando gli occhi una scritta colpisce il passante curioso": "fabbrica del chinino di stato". Oggi lo storico edificio ospita il comando dei vigili urbani della IX circoscrizione, ma un tempo fu un importante laboratorio manifatturiero dove era prodotto tutto il "chinino" italiano. Ricordi dimenticati di quando le tabaccherie, che nei paesi di ampagna si chiamavano "cense", ancora non erano le sofisticate e tecnologiche boutique dei giorni nostri, ma quasi esclusivamente le rivendite dei monopoli di stato. Sali e tabacchi, ma anche valori bollati e, come qualche sbiadita insegna ancora riporta, anche chinino. L'idea di andare dal tabaccaio a comperare il chinino oggi può fare sorridere, ma sino a una cinquantina di anni fa come molti si ricorderanno era la prassi comune. Nelle campagne, il chinino era la panacea per ogni tipo febbre e non solo; una scatoletta con le amare pastigliette non mancava quasi mai sul comodino. Le prime privatizzazioni degli anni '80 del secolo scorso portarono poi alla progressiva limitazione dei generi di monopolio, sale, tabacco e chinino.

martedì 7 aprile 2020

Pesche di Vigna con Amaretti e Cioccolato

PESCHE DI VIGNA CON AMARETTI E CIOCCOLATO

Questo dolce è spiccatamente Piemontese vi troviamo tanti ingredienti tipici delle nostre zone come il cioccolato, la menta di Pancalieri, il Moscato d'Asti e via dicendo.


Pesca di vigna


La preparazione non è semplicissima e velocissima però alla fine il risultato è eccezionale e piacerà a tutti.

Le pesche di vigna unite agli altri ingredienti sprigionano un profumo intenso e le mono porzioni permettono di assaporare globalmente gli ingredienti che in bocca sprigionano tutte le loro caratteristiche.





Tipologia: Dolce
Porzioni: 4
Gusto: Dolce e aromatico
Tempo di preparazione: 1 ora 30
Difficoltà: Media
Abbinamento: Moscato d'Asti

Ingredienti per le pesche

  • Pesche di vigna gialle...... 500/700 g.
  • Zucchero.......................... 90 g.
  • Limone.............................. 1 scorza
  • Menta.................................5 foglie
  • Moscato d'Asti...................1 bicchiere abbondante
Ingredienti per base di amaretti
  • Amaretti.............................90 g.
  • Burro..................................90 g.
  • Uova....................................2
  • Zucchero............................70 g.
  • Farina 00............................60 g.
  • Lievito in polvere................5 g.
  • Cioccolato a scaglie...........30 g.

lunedì 6 aprile 2020

Ravioles al Castelmagno

RAVIOLES AL CASTELMAGNO

Le Ravioles al Castelmagno sono una dei piatti tipici e, probabilmente, il più famoso delle Valli Occitane Piemontesi.

Ravioles al Castelmagno
Raviòles al Castelmagno

Il Castelmagno una dei grandi Formaggi Piemontesi si accompagna perfettamente con le Ravioles (gnocchi di patate) preparate con le eccellenti patate di montagna, in questo caso della Valle Grana.

E' una ricetta abbastanza facile da preparare e occorrono pochi ingredienti. Per chi uno li ha mai fatti a mano, le prime volte avrà qualche difficoltà nel dare la forma originale.




Tipologia: Primo piatto
Porzioni: 4
Gusto: Delicato
Tempo di preparazione: 1 ora
Difficoltà: Medio/facile
Abbinamento: Roero Rosso

Ingredienti per le Ravioles

  • Patate (pasta gialla) 900/1000 g.
  • Farina 00 210 g.
  • Uovo 1
  • Sale q.b.
  • pepe q.b.
  • noce moscata q.b.
Ingredienti per la salsa al Castelmagno
  • Formaggio Castelmagno 150 g.
  • Burro 40 g.
  • Panna 120 g.

martedì 31 marzo 2020

Insalata di Pollo di Bra

INSALATA DI POLLO DI BRA

L'insalata di pollo è una ricetta che troviamo principalmente nelle gastronomie e nelle Trattorie del Roero, questa è la variante che viene preparata nel comune di Bra.

Come tante ricette antiche, anche questa, ha una infinità di varianti.

Insalata di pollo di Bra
Insalata di pollo di Bra
Simile al più famoso "tonno di coniglio" del Monferrato, ha origini molto antiche e deriva da piatti serviti nelle taverne, aggiustati, per conferire appetibilità agli avanzi del giorno anteriore.

Solitamente si accompagna con dei sottaceti e, oggi, viene servita come antipasto.







Tipologia: Antipasto
Porzioni:4
Gusto: Saporito/intenso
Tempo di preparazione: 1ora e 30min
Difficoltà: Facile
Abbinamento: Arneis

Ingredienti per la marinata:
  • Acciughe sotto sale 2
  • Alloro 3 foglie
  • Aglio 2 spicchi
  • Salvia 4/5 foglie
  • Capperi sotto sale 8/10
  • Limone 1 (solo succo)
  • Olio evo 1/2 bicchiere
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
Ingredienti per il pollo:
  • Gallinella o pollo giovane 1/2
  • Carota 1
  • aglio 2 spicchi
  • Sedano 1 costa
  • Cipolla 1/2
  • Salvia 1 rametto
  • Pepe nero 4 grani
  • Vino "Arneis" 2 bicchieri
  • Aceto bianco 1/2 bicchiere
  • sale q.b.

martedì 24 marzo 2020

Lingua di vitello in salsa aioli

LINGUA DI VITELLO IN SALSA AIOLI

La ricetta con lingua di vitello in salsa la troviamo un po' ovunque in Piemonte e ogni provincia, se non ogni paese ha la sua variante.


La "Lingua di Vitello in Salsa Aioli" è una ricetta della provincia di Alessandria con salsa a base di aglio.
La sua preparazione è semplicissima e veloce se comprate la lingua gia affettata dalla vostra gastronomia di fiducia.



Tipologia: Antipasto
Porzioni: 4
Gusto: Saporito
Tempo di preparazione: 2 ore
Difficoltà: Facile
Abbinamento: Dolcetto d'Alba

Ingredienti:

  • Lingua di vitello: 400 g


Ingredienti per la salsa:

  • Spicchi d'aglio: 4
  • Uovo intero: 1
  • Tuorlo d'uovo: 1
  • Olio EVO: 1 bicchiere
  • Sale q.b.

lunedì 17 ottobre 2016

Budino di mele

BUDINO DI MELE

Con mela grigia di Torriana

Per questa squisita ricetta usiamo la mela grigia di Torriana, a battezzarla con questo nome è stato il Comune di Barge in provincia di Cuneo e trattasi delle famose, almeno in Piemonte “poma ruslènta” ovvero mela rugginosa dovuto al suo color ruggine e trattasi di una mela sana e rustica.

Poma ruslènta
Le prime ricette create con la mela grigia(renetta) si trovano già nel più volte citato libro “Il Cuoco Piemontese” edito nel 1766 che parla di queste mele cotte in frittella, in composta, sciroppo e marmellata.

La raccolta delle mele “renette”avviene ad ottobre ed hanno un sapore acidulo e un profumo molto aromatico e persistente.
Nelle fiere di Langa, di altri tempi, spesso si sentiva “Meire, meire smojà, faite a pòsta per le masnà. Masnà piorè, fevne catè” ovvero “mele, mele in ammollo fatte apposta per i bambini. Bambini piangete e fatevele comprare”.

Erano queste mele lasciate fermentare in barili pieni d’acqua o vinello con l’aggiunta di qualche raspo d’uva e infine ben pressate.


Tipologia: Dolce
Porzioni: 4
Gusto: dolce
Tempo di preparazione: 50 min
Difficoltà: facile
Abbinamento: Moscato d’Asti docg
Ingredienti:

* uva sultanina 30 g
* mele di Torriana 700/800 g
* acqua 2 cucchiai
* tuorli d’uovo 5
* zucchero 80 g + 1 cucchiai
* limone 1/2 succo e 1 scorza
* mandorle tritate 30 g
* amaretti morbidi 30 g

lunedì 11 aprile 2016

Tinche in Carpione alla Piemontese


TINCHE IN CARPIONE ALLA PIEMONTESE

Tinca gobba dorata di Poirino


Tinche in carpione, non sono molte le ricette tipiche Piemontesi che abbiano come ingrediente principale il pesce, ma sicuramente c’è n’è una che tutti conoscono ed è appunto questa…le "Tinche in Carpione".

Tinca gobba di Poirino

La tinca dalla forma gibbosa e dalla livrea dorata è allevata da secoli negli stagni dell'area tra le province di Torino, Cuneo e Asti, dove già nel Medioevo esisteva una fitta rete di laghetti artificiali.

Morbida e saporita, è protagonista della cucina locale (fritta, spesso - come in questa ricetta - marinata in carpione) e la sua produzione, in crisi per l'abbandono delle attività agro-zootecniche tradizionali, è stata rilanciata da un Presidio Slow Food ed è tutelata dalla Dop.



Tipologia: antipasto
Porzioni: 4
Gusto: saporito
Tempo di preparazione: 40 min. + asciugatura e marinatura
Difficoltà: media
Abbinamento: Arneis docg

Ingredienti 
  • tinche 5 di circa 300 g. cad
  • olio per friggere q.b.
  • cipolla 1
  • carota 1
  • prezzemolo 1 ciuffo
  • fische d’aglio 2
  • bicchiere di vino rosso 1
  • bicchiere di aceto 1
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

mercoledì 6 aprile 2016

Arista di Maiale con Asparagi Saraceni

ARISTA DI MAIALE CON ASPARAGI SARACENI
Specialità di Vinchio (At)

Gli asparagi Saraceni sono un prodotto PAT del Piemonte.


La denominazione "Saraceno" prende il nome dal "Bricco dei Saraceni" zona vitata in cui ebbe inizio la coltivazione degli asparagi negli interfilari di vite.

Questo nome fu assegnato da una nota signora della zona che come altri, nel dopoguerra, iniziò a piantare asparagiaie nella speranza di alleviare le difficoltà incontrate col comparto vitivinicolo.

La produzione oltre che a Vinchio si è sviluppata anche nelle zone circostanti.

Ovviamente questa ricetta ha origine a Vinchio.

  • Tipologia: secondo di carne
  • Porzioni: 4
  • Gusto: Saporito
  • Tempo di preparazione:3 h 30'
  • Difficoltà: Media
  • Abbinamento: Barbera docg 
Ingredienti
  • arista di maiale 800/900 g.
  • asparagi saraceni 200 g.
  • burro 50 g.
  • cipolle 2
  • brodo 1 l.
  • besciamella q.b.
  • cognac 1 bicchiere
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

mercoledì 23 marzo 2016

Trippa Accomodata di Moncalieri - Pitansa ‘d tripa comodà

TRIPPA ACCOMODATA
Confraternita d'la tripa

Questa ricetta della trippa accomodata è una vecchia ricetta della “Confraternita d’la tripa” di Moncalieri.

Trippa Accomodata

La "trippa Accomodata di Moncalieri" trae forse le sue origini dalle usanze galliche tra le quali vi era quella di preparare salsicce insaccando varie parti di stomaci animali. L'innovazione introdotta a Moncalieri fin dal Medioevo fu quella di comprimere la trippa in modo da ottenere un insaccato decisamente più consistente di una salsiccia ed assimilabile ad un salame.

La documentazione storica pervenuta attesta come la produzione della "Trippa Accomodata di Moncalieri" fosse già nota nel 1400.

La città di Moncalieri era sede di un importante foro boario nei pressi del quale venivano macellate grandi quantità di animali ed era quindi un luogo di elezione per la lavorazione e la trasformazione di carni e frattaglie.

Di ricette che ci spiegano come cucinare la trippa ce ne sono diverse e gli ingredienti variano da zona a zona, questa sicuramente si può dire sia la classica, poi ognuno farà la sua valutazione.

Prepariamoci pertanto a cucinare e poi ad assaggiare una ricetta storica o quasi.

Tipologia: primo
Porzioni: 4
Gusto: saporito
Tempo di preparazione: 1 h + 7/8 h di cottura
Difficoltà: media
Abbinamento: Barbera vivace


Ingredienti
  • trippa 600 g
  • cipolla rossa 1/2
  • burro 80 g
  • lardo 70 g
  • spicchi di aglio 2
  • zampino di vitello 100 g
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • noce moscata 1 pizzico
  • parmigiano grattugiato q.b.
  • pane tostato
  • brodo di carne

giovedì 17 marzo 2016

Finanziera alla Piemontese o alla Cavour, ricetta tradizionale

FINANZIERA ALLA PIEMONTESE
Ricetta Tradizionale

La finanziera è una ricetta tra le più classiche della cucina Piemontese, non c’è famiglia che non abbia cucinato la Finanziera almeno una volta e le varianti sono innumerevoli.

Finanziera alla Piemontese
E’ un piatto della festa anche se a dire il vero non è molto impegnativo, la preparazione della finanziera ci porta via una mezzoretta e per la cottura ci vorrà circa un’ora e mezza.

Il risultato è eccellente un gusto unico nel panorama della cucina Italiana, la finanziera la si trova anche in molti ristoranti italiani sparsi in giro per il mondo.

 La Finanziera Piemontese si dice sia nata durante il medioevo, la prima ricetta conosciuta risale al 1450 ed è stata proposta dal Maestro Martino. È un piatto nato nel Monferrato e si dice anche "Finanziera alla Cavour” in quanto lo statista Torinese era molto ghiotto di questa pietanza e se la faceva preparare sovente al "Ristorante del Cambio” di Torino dove pranzava quasi tutti i giorni, nella pausa dei lavori del Parlamento di Palazzo Carignano.

Verso la fine del Cinquecento esisteva già un piatto chiamato "finanziera" che veniva consumato alla corte di Carlo Emanuele I.

Questa è la ricetta della "Finanziera Borghese" ne esiste un'altra versione contadina di origine Astigiana.

Tipologia: Secondo Piatto - Piatto unico
Porzioni: 4/6
Gusto: saporito
Tempo di preparazione: 2 h
Difficoltà: Medio-alta
Abbinamento: Dolcetto d'Alba- Nebbiolo

Ingredienti 
  • carne tritata di manzo g. 200
  • filoni g. 200
  • cervella g.200
  • lacetto g.200
  • fegatini di pollo g.100
  • creste di pollo g. 100
  • rognone g.100
  • fegato di maiale g. 100
  • filetto di vitello g.100
  • piselli g.50
  • funghi porcini sottolio g.100
  • burro 
  • brodo 
  • farina di grano
  • un bicchiere di nebbiolo o barbaresco
  • un cucchiaio di aceto
  • due cucchiai di marsala
 Cosa ci serve: Un tegame grande , una teglia, un cucchiaio grande di legno

domenica 13 marzo 2016

Torta di castagne del Piemonte, dolce di Pasqua

TORTA DI CASTAGNE
Dolce di Pasqua Piemontese

La Torta di Castagne è una ricetta storica, con almeno cento anni di vita, ed è originaria della zona di Canelli ovvero nella zona meridionale della provincia di Asti.


Torta di Castagne Piemontese
Le castagne tra il XV e il XVIII secolo erano molto importanti per l'economia contadina e dopo averle conservate e seccate, per molte famiglie costituivano il vero "pane dei poveri".
Le ultime si consumavano a Pasqua preparando questa ricca torta che confermava l'uscita dalla quaresima.

La torta di castagne è un dolce tipicamente pasquale ed in effetti nonostante possa essere una torta che si può preparare tutto l’anno viene cucinata quasi solamente nel periodo delle feste pasquali.

Per assaporare bene tutto il gusto di questa meravigliosa torta non deve essere consumata prima di 24 ore dalla cottura.

Questa ricetta è quella tradizionale, ovvero, senza la copertura di cioccolato che però la rende molto più "Galuposa" ed è quella, attualmente, più preparata, quindi agli ingredienti aggiungete anche il cioccolato fondente da far fondere e versare sulla torta, come copertura, prima di servirla.

Tipologia:dolce
Porzioni: 6/8
Tempo di preparazione: 5 h + 24 ore di riposo
Gusto: saporito
Difficoltà: medio-alta
Abbinamento: Moscato d'Asti docg

Ingredienti
  • castagne bianche secche 500 g.
  • zucchero 300 g.
  • burro 80 g.
  • cioccolato in polvere 200 g.
  • cacao amaro in polvere 1 cucchiaio
  • amaretti morbidi 100 g.
  • amaretti secchi 200 g.
  • uova 5
  • vanillina 1 bustina
  • rhum 2,5 dl.
  • maraschino 1 dl.
  • alchermes 1 dl.
  • sale q.b.

giovedì 10 marzo 2016

Panna Cotta, Ricetta Classica delle Langhe

PANNA COTTA
Dolce di Langa

La Panna Cotta, ricetta Piemontesissima, un dolce al cucchiaio unico e inimitabile, adottato da quasi tutti gli chef che cucinano nei ristoranti italiani all'estero. In Italia la troviamo pronta anche nelle miglio gastronomie

Panna Cotta
La Panna Cotta è un dolce tipico di origine piemontese. Le sue origini sono incerte: la Regione Piemonte  ha identificato la panna cotta come PAT (prodotto agroalimentare tradizionale) datando le origini del dolce agli inizi del Novecento, quando, nelle Langhe, sarebbe stato inventato da una signora di origine ungherese.

Di facile preparazione, la Panna Cotta, necessita di pochi ingredienti.



Tipologia: Dolce
Porzioni: 4 persone
Gusto: delicato
Tempo di preparazione: 1h
Difficoltà: facile
Abbinamento: Brachetto
Ingredienti:
  • 500 ml di Panna
  • 3 fogli di Colla di pesce
  • 180 gr. di Zucchero a velo
  • 1 stecca di Vaniglia
  • 1 bicchierino di rhum
  • 1/2 bicchierino di Marsala

martedì 8 marzo 2016

Tre Ricette di Bagna Càuda - Ortodossa, Eretica e Fàussa

BAGNA CÀUDA
Ortodossa, Eretica e Fàussa (senza aglio).

Ho visto Bagna Càuda scritto in tutti modi quella corretta è questa senza accenti strani, virgolette, puntini ecc...e anche se in Piemontese la "o" si pronuncia "u", nel caso specifico in presenza di un dittongo la "u" rimane tale, mentre la "a" va accentata.

Bagna Càuda
Visto come si scrive vediamo ora quali sono le versioni più o meno ortodosse per preparare la nostra Bagna Càuda.

A livello gastronomico viene considerata solamente una "salsa" ma per i Piemontesi questo è un piatto della festa, conviviale da mangiare con famigliari e amici, una vero e proprio simbolo del Piemonte, un rito.

Nonostante gli ingredienti, in origine, siano solamente tre, aglio, acciughe e olio, le versioni sono quasi infinite sia per l'aggiunta di altri ingredienti, sia per la quantità degli stessi usati in ogni, personale, ricetta.

La Bagna Càuda è oggi cucinata nei migliori ristoranti di tutto il mondo, ed esistono congregazioni e feste organizzate dai Piemontesi emigrati.

BAGNA CÀUDA - Ricetta ortodossa

Ingredienti per 4 persone
  • Acciughe sotto sale 12
  • Aglio 4 teste
  • Burro 200 g
  • Olio e.v. oliva 500 g

sabato 5 marzo 2016

Agnolotti del Plin, dalla Langa con Sapore

AGNOLOTTI DEL PLIN
Un pizzicotto pieno di gusto


Tanti sono i tipi di  agnolotti  in Piemonte, una varietà tra le più famose è sicuramente quella degli "Agnolotti o Ravioli del Plin, maggiormente conosciuti come “Plin” e basta.


Agnolotti del plin, tartufo, langhe

Questa specialità gastronomica si trova solamente nel territorio delle Langhe e, purtroppo, sempre meno si preparano in casa.

Vediamo innanzitutto perchè si chiamano “Plin”, il nome deriva da Plin = Pizzicotto che stringe l’agnolotto fra pollice, indice e medio e la loro caratteristica è quella di di essere molto piccoli e pertanto poco hanno a che vedere con il fratello maggiore l’agnolotto.

Vediamo ora come preparare i nostri plin in casa.
Il condimento può variare secondo i gusti, io consiglio solamente burro e salvia che ne esalta il sapore e se possibile una grattatina di Tartufo bianco d’Alba.

Tipologia: primo piatto
Porzioni: 4
Gusto: saporito
Tempo di preparazione: 5 h
Difficoltà: media
Abbinamento: Barbaresco docg

Ingredienti:

PER LA PASTA

* Farina bianca 1 kg
* Uovo intero 1
* Tuorli 3
* Olio extravergine
* Sale


PER IL RIPIENO

* Spinaci 600 gr.
* Fesa di vitello 500 gr.
* Coscia di maiale 500 gr.
* Parmigiano grattugiato 150 gr.
* Burro 50 gr.
* Uova 3
* Aglio 1 spicchio
* Rosmarino 2 ramettini
* Noce moscata
* Brodo di carne
* Olio extravergine
* Vino rosso un bicchiere
* Sale q.b.
* Pepe q.b.


PER IL CONDIMENTO

* Burro
* Salvia

giovedì 3 marzo 2016

Caffè Espresso e Caffettiere - La Storia inizia a Torino e in Piemonte


IL CAFFE' ESPRESSO E LE CAFFETTIERE
Tutto nasce a Torino e in Piemonte


Pochi sanno che il Caffè Espresso è una invenzione Piemontese, così come la "Caffettiera Moka" e la "Caffettiera Piemontese" nata prima della ben più famosa "Caffettiera Napoletana" che era un brevetto Francese ma prodotta a Collegno in provincia di Torino dalla ditta "Ilsa".
Sempre in Piemonte è stata costruita la prima Macchina per Caffè Espresso la "Victoria Arduino" un vero capolavoro che ha cambiato per sempre le nostre abitudini.

Tazzina caffè espresso
Abbiamo visto che a Torino e in Piemonte si è sviluppato il mondo del caffè sia per il commercio (bar, ristoranti, chioschi ecc...) sia ad uso famigliare...manca solo la materia prima ma a Torino è nata anche la più grande industria di caffè italiana, ovvero la "Lavazza"....ma andiamo per gradi.

La macchina per il Caffè Espresso nasce a Torino con il brevetto n.33/ 256 del 16 maggio 1884, a inventarla è stato Angelo Moriondo, si trattava di un dispositivo per fare il caffè espresso presentato in occasione dell'esposizione mondiale al Valentino. Moriondo aveva diversi locali nel centro storico di Torino tra cui il famoso "Grand-Hotel Ligure" in piazza Carlo Felice e aveva necessità di presentare qualcosa di innovativo e veloce da servire.